Preso per certo che il passaggio da una generazione all’altra rappresenta un momento di grande importanza nella vita di ogni azienda, l’unica cosa che resta da comprendere a fondo è come affrontare il passaggio generazionale nel modo più efficiente e sicuro possibile.
Questa transizione necessita di impostare una strategia composta da elementi come la pianificazione per sapere in anticipo i passi da percorrere,una comunicazione che sia il più chiara possibile per definire ruoli e compiti in modo efficace, sinergia tra tutte le parti coinvolte per non incappare in disaccordi o dissapori capaci di compromettere l’intero processo.
Volendo identificare due colonne portanti di tutto il processo di transizione, la pianificazione, di fatto che cosa pianificare, e chi coinvolgere in questo passaggio sono sicuramente gli aspetti a cui dare priorità, quindi, per comprenderli meglio ho deciso di analizzarli singolarmente.
Partiamo dall’inizio ovvero da cosa pianificare.
Cosa pianificare
Sapere cosa pianificare per garantire un passaggio generazionale fluido e senza intoppi è sicuramente la base da cui partire.
Una preparazione accurata è la base di ogni impresa e il passaggio generazionale non fa eccezione, tuttavia, ci sono alcuni aspetti di questa procedura che devono avere la priorità assoluta, non vogliamo disperdere energie ne risorse cercando di controllare aspetti di poco conto.
Data l’importanza di conoscere in anticipo cosa pianificare, ecco una lista di quelle che secondo la mia esperienza sono i principali punti ai quali dare massima priorità:
- pianificare l’identificazione del successore ideale: identificare un successore competente e ben preparato è fondamentale. Valutare le competenze, le conoscenze e l’adattabilità del candidato per garantire che sia in grado di gestire le sfide future;
- pianificare la formazione del successore: creare un piano di sviluppo personalizzato per il successore, fornendo opportunità di apprendimento, formazione e mentoring, questo garantirà che il successore acquisisca la conoscenza e le competenze necessarie per assumere il ruolo di leader;
- Pianificazione finanziaria: valutare l’aspetto finanziario del passaggio generazionale è essenziale, questo include l’analisi delle implicazioni fiscali, la valutazione del valore dell’azienda e la pianificazione delle risorse finanziarie per garantire una transizione senza intoppi;
- pianificazione della strategia aziendale: rivedere e aggiornare la strategia aziendale per riflettere i cambiamenti futuri e le nuove sfide. Assicurarsi che il passaggio generazionale sia allineato con gli obiettivi strategici a lungo termine dell’azienda;
- pianificazione della successione a livello di governance: assicurarsi che il passaggio generazionale sia incorporato nella struttura di governance dell’azienda, questo può includere la nomina di un consiglio di amministrazione o di un comitato di successione per sovrintendere alla transizione;
- pianifica e gestisci la comunicazione: pianifica incontri e e riunioni per affrontare le emozioni e le preoccupazioni associate al passaggio generazionale in modo empatico e trasparente. Comunicare regolarmente con i dipendenti e gli interessati è fondamentale per ridurre l’incertezza favorire un clima di fiducia.
La pianificazione è la chiave per garantire un flusso operativo fluido, così come identificare e scegliere chi coinvolgere in questo processo.
Chi coinvolgere
Identificare scegliere con cura chi coinvolgere in questo processo è sicuramente la seconda colonna portante su cui si regge un passaggio generazionale.
Data la mancanza di guide e punti di riferimento, e date le diverse tipologie di azienda, ognuna con caratteristiche e bisogni specifici, in questa importante scelta si commettono errori e si finisce per scegliere e coinvolgere le persone sbagliate o meglio poco funzionali al nostro scopo tralasciando figure chiave.
Quindi andiamo subito al punto comprendendo chi coinvolgere durante un passaggio generazionale:
- Famiglia e proprietari: se l’azienda è a conduzione familiare, coinvolgere i membri della famiglia proprietaria è essenziale. Questo include il fondatore o il proprietario uscente, il successore designato e altri membri della famiglia che potrebbero avere un interesse nell’azienda. Il confronto e la collaborazione tra i membri della famiglia sono fondamentali per evitare conflitti e garantire una transizione armoniosa.
- Dipendenti: coinvolgere i dipendenti è cruciale per garantire la continuità operativa, questi possono essere manager di alto livello, specialisti o semplici operai. In questa fase, è importante comunicare apertamente, renderli partecipi dei cambiamenti che verranno, coinvolgerli nel processo decisionale e offrire opportunità di sviluppo per prepararli al cambiamento;
- Consulenti esterni: collaborare con consulenti professionali come avvocati, commercialisti o consulenti esperti in passaggio generazionale può fornire un supporto prezioso, in quanto sono in grado di fornire una guida e un punto di vista esterno e obiettivo, specie se hanno vissuto questa esperienza in prima persona;
- Clienti e fornitori: coinvolgere i clienti e i fornitori chiave nel passaggio generazionale è essenziale per mantenere relazioni solide e continuare a soddisfare le esigenze del mercato, comunicare in modo chiaro ciò che sta accadendo trasmette fiducia e stabilità;
A questo punto è doveroso fare una precisazione: non esiste una strada che sia efficace per tutti.
Proprio così, cosa pianificare, scegliere chi coinvolgere, come ogni altra fase di un passaggio generazionale, sono aspetti che possono variare e assumere caratteristiche differenti, a seconda del tipo di azienda, e proprio per questo, ogni passaggio generazionale richiede azioni e strategie differenti.
Quindi il mio consiglio è sempre quello di affidarti ad una guida capace di analizzare la tua situazione, che sappia comprendere a fondo i tuoi bisogni e quelli della tua azienda e che sappia darti gli strumenti per affrontare e portare a termine un passaggio generazionale perfetto.